13/06/2014 stampa

La legge sugli “Open Data”: un percorso che rientra nel fare cultura del dato aperto

Per Panontin è fondamentale la collaborazione degli enti locali.

Approvata la legge regionale n.7 del 17 aprile 2014, su “Disposizioni in materia di dati aperti e loro utilizzo” e presentata la piattaforma per gli Open Data, in occasione di Go on FVG, lo scorso 5 maggio, ora la Regione FVG è pronta a rivedere il Protocollo di intesa a cui aderiscono gli enti locali e a intraprendere azioni volte a diffondere e sensibilizzare il territorio alla cultura degli Open Data.

 

“La legge – spiega l’assessore regionale per il Coordinamento delle Riforme, Paolo Panontin - si applica anche agli enti locali che aderiscono al Protocollo d’intesa siglato con la Regione FVG per la prestazione di servizi forniti nell’ambito del Sistema informativo integrato regionale (SIIR), protocollo che vedrà a giorni una specifica integrazione alla convenzione per specificare la necessità di mettere a fattor comune i dati e di aggiornarli”.

 

La collaborazione degli enti locali è fondamentale dato che, secondo la propria sensibilità, sono tenuti a far confluire i dati sulla piattaforma, in formato aperto per un utilizzo diffuso. Ricordiamo che la piattaforma è uno strumento che la Regione FVG ha realizzato con la collaborazione di Insiel S.p.A., attraverso cui il valore dei dati e delle informazioni trattate dall’Amministrazione Regionale viene condiviso e reso accessibile ai cittadini ed alle imprese che potranno utilizzarlo anche a scopo commerciale.

 

“Se ci sono dati, non soggetti a particolari vincoli normativi, che possono essere utilizzati da soggetti terzi – precisa Panontin –, pur non obbligando i Comuni, chiediamo loro di impegnarsi per rendere open i propri dati. Dati che andranno ad implementare la piattaforma”.

 

Per offrire tutto il supporto necessario e diffondere sul territorio la cultura del dato aperto, la Regione FVG intende attivarsi con delle azioni volte ad incrementare la sensibilizzazione sul tema. Una delle prime azioni sarà un convegno in autunno in collaborazione con Insiel S.p.A. e l’Anci.

 

“Stiamo verificando l’organizzazione di un evento pubblico, dedicato agli enti locali e alle province, da realizzare nella sede udinese della Regione FVG, con particolare attenzione ai responsabili del settore informatico, per spiegare nel dettaglio percorso e filosofia dell’azione nata con la legge. È indispensabile informare: il punto di partenza è stato il D-day, dello scorso 5 maggio quando abbiamo presentato la piattaforma, ma naturalmente servono ulteriori iniziative per diffondere la cultura del dato aperto. Uno dei modi per sensibilizzare il territorio sul tema sarà anche quello di coinvolgere, attraverso concorsi di idee, il mondo universitario, per promuovere iniziative che spingano gli studenti a realizzare nuove applicazioni o vere e proprie start up”.

 

Con questa legge, la Regione si impegna a garantire la diffusione dei dati strutturati in formati aperti e liberamente accessibili per tutti, all'interno della più ampia strategia regionale per la crescita digitale. L'obiettivo dichiarato è contribuire allo sviluppo delle imprese innovative e incentivare e massimizzare la partecipazione dei cittadini, delle imprese, delle fondazioni e delle associazioni ai processi decisionali della Pubblica Amministrazione, nonché favorire la crescita economica attraverso il riuso di questi dati. Sono poi individuate ulteriori finalità quali, in particolare, la promozione della collaborazione tra enti pubblici e privati, la divulgazione e conoscenza del riuso e lo sviluppo di progetti tecnologici innovativi e di iniziative economiche legate al riuso dei dati.

 

“Non è solo una legge, un’operazione fine a se stessa – conclude Panontin – tant’è che la scelta di accelerare, di attivare la piattaforma e di strutturare il servizio è un segnale chiaro di come si voglia dare gambe a quest’iniziativa che sarà sostenuta nel tempo. La normativa fa parte di un percorso articolato che vede, come principi ispiratori, la trasparenza e l'accessibilità dei dati della Pubblica Amministrazione (PA), che costituiscono un patrimonio in grado di migliorare le scelte pubbliche e la partecipazione dei cittadini alla vita democratica, ma anche un'opportunità di crescita economica del territorio attraverso l'innovazione”.

 
INSIEL S.p.A. Regione Friuli Venezia Giulia